indici di redditività – 2 parte (ROE – ROD – Turnover)

Completiamo gli indici di redditività:

ROE – Return on Equity.

Equity è, nella terminologia anglosassone, il capitale proprio.

ROE = RN / CN.

Il ROE rappresenta il rapporto fra reddito netto e capitale. Racconta quanto il reddito dopo le tasse remunera il capitale proprio. Deve essere più alto delle rendite finanziarie, perché è una attività soggetta a rischio.

ROD – Return on Debt

ROD = OF / CT.

Il ROD rappresenta il rapporto fra oneri finanziari e capitale di terzi. È l’altra parte del ROE, e racconta quanto remuneriamo il capitale di terzi. 

Il ROD deve essere minore del ROI, altrimenti dobbiamo porci qualche domanda.

Così come il ROE deve essere maggiore del ROI.

ROE > ROI > ROD

WACC – Weighted Average Cost of Capital –  Costo medio ponderato del capitale.

WACC = (E/CI)*y+(D/CI)*i*(1-t)

y deve essere superiore a i*(1-t), se no qualcosa non funziona!

Ci racconta a quale tasso remuneriamo il capitale proprio e a quale quello di terzi.

Potrebbe essere che paghiamo un finanziamento bancario il 2% e la nostra attività remuneri il nostro capitale il 20%… vuole dire che la nostra attività è redditizia.

Se aumentiamo l’indebitamento la differenza fra ROE e ROI aumenta. Però dobbiamo fare molta attenzione, perché corriamo il rischio di indebitarci troppo e diventare insolventi.

A tale proposito parleremo la prossima circa gli indici di liquidità.

Ricordiamo comunque che il rapporto di indebitamento deve essere in equilibrio, utilizzando questo indice:

Leverage – Rapporto di indebitamento (leva):

CT / CN

Capitale di terzi / Capitale Netto.

Sarebbe meglio che non fosse superiore a 2.

Turnover (Rotazione del capitale investito)

Ritorniamo a un concetto visto nella pagina relativa al ROI: il Turnover (Rotazione del capitale investito)

Ricavi di vendita / Capitale investito.

È importante che il capitale investito ruoti parecchio. Vuole dire che le immobilizzazioni danno molto prodotto e che le rimanenze girano molte volte l’anno.  

Il Turnover è influenzato da alcuni parametri importantissimi:

I giorni di incasso da clienti

Crediti clienti *365 /Ricavi di vendita
chiaramente occorrerà depurare il dato dei crediti dall’IVA e valutare eventuali fluttuazioni stagionali.

I giorni di pagamento ai fornitori

debiti fornitori*365/Acquisti
In questo caso oltre a quanto già detto circa l’IVA occorre considerare sia gli acquisti materie prime, sia quelli di servizi, sia quelli per godimento di beni di terzi.

 

l’indice di rotazione del magazzino:

costo del venduto / giacenza media scorte

Costo del venduto

Vale la pena di ricordare qui che cosa è il costo del venduto. È una formula abbastanza semplice:

+ Rimanenze Iniziali

+ Acquisti

– Rimanenze Finali

Indici di produttività

Occorre infine considerare alcuni valori rapportato al numero degli addetti: il valore aggiunto per addetto e il costo medio per addetto.
Sono dati che variano sensibilmente da settore a settore: sono importanti nel verificare lo sviluppo della azienda.